m y S L O W
W A Y S
W A Y S
Da Monte di Fo' a San Piero a Sieve
Km: 24 - Difficoltà: medio - Senso: linea - Fondo: misto
Oggi, con partenza dal campeggio Il Sergente a Monte di Fo’, passeremo per il Monte Gazzaro, passo dell’osteria bruciata, Montepoli, Sant’Agata, ed infine San Piero a Sieve, termine della nostra tappa.
Lasciamo il campeggio il Sergente dopo un’abbondante colazione e dopo aver riempito di cibo lo zaino. Il morale è alle stelle per la facilità della tappa, tutta in discesa dopo Monte Gazzaro.
Ripercorriamo per un breve tratto il tracciato di ieri, fino ad incrociare la Strada Statale 65 della Futa e prima di addentrarci nel bosco, un largo spiazzo ci accoglie, mostrandoci a monito, il cimitero militare tedesco.
Ricominciamo a salire, seguendo la strada sterrata nel fitto del bosco. Il sole ancora basso all’orizzonte, ci ferisce gli occhi con taglienti lame di luce, avvolgendo tutto una magica atmosfera.
Convinti che incontreremo Frodo prima o poi, seguiamo i segnali bianchi e rossi fino a raggiungere il tracciato principale della Via degli Dei. Sembra di essere alla stazione all’ora di punta. Ci troviamo in una ventina di persone a calpestare quel piccolo fazzoletto di terra, tutti con un’unica meta. Firenze. Lasciando chi ha fretta, andare velocemente verso la fine della propria tappa, noi ce la prendiamo comoda.
Prima di Monte Gazzaro, deviamo sul tracciato per MTB più scorrevole e comodo, raggiungendo l’affollato passo dell’osteria bruciata, senza difficoltà e senza troppa fatica. Fino a qui abbiamo percorso cinque chilometri di bosco e altri sei ne mancano prima di uscirne.
Le strade sterrate si trasformano in sentieri, che si trasformano in gradinate naturali, che si trasformano in sentieri, che si trasformano in strade sterrate e così via, in un susseguirsi quasi infinito di combinazioni, che fortunatamente e almeno per oggi sono in discesa.
Alberi, alberi e ancora alberi. Quando diradano però, è come aprire una finestra e ogni volta su un mondo diverso. Oggi sul lago di Bilancino e magari domani su Sant’Agata e così via.
Al chilometro 13 ecco l’imprevisto. Un segnale letto male o non letto, spezza il gruppo e io Paola e Cristina perdiamo contatto. Appurato di andare nella giusta direzione, tranquillizzati gli altri e con un certo languore, decidiamo di gustarci gli enormi panini, alleggerendo così gli zaini.
Raggiunto il borgo di Sant’Agata, il gruppo si ricompatta, riprendendo assieme il cammino verso il termine della tappa, San Piero a Sieve.
Oramai la discesa si è fatta dolce, trasformando il sentiero in una comoda carrareccia. La fine del bosco, lascia correre lo sguardo sull’ampia vallata, che accoglie l’ormai allungatissimo e stanco gruppo.
Arrivati finalmente a San Piero a Sieve, ci rechiamo immediatamente alla “Locanda la Pieve” dove troviamo una calda accoglienza, oltre che il sollievo di una bollente doccia e le nostre stanze.
Gli unici passi che ci concediamo dopo la tappa di oggi, sono quelli per visitare la Pieve di San Pietro e per recarci all’Osteria all’Aglione, dove abbiamo prenotato la cena. Mentre qualcuno si accorda per una fiorentina di un paio di Kg. un gigantesco e succulento piatto di pici all’introiaiata, cancella la fatica di oggi e non mi fa pensare a quella di domani.