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Km: 13 - Difficoltà: facile - Senso: linea - Fondo: misto
Ore 9; sagrato della chiesa di Marmirolo; pronti a partire per questo breve pellegrinaggio.
Dopo aver portato le auto al punto d’arrivo, per velocizzare il rientro, puntuali partiamo per il Santuario di Santa Rita a Pellaloco. Il percorso non è mai stato fatto in precedenza e anche se progettato con dovizia di dettagli e aver eseguito un sopralluogo con la Gio, ci ha riservato comunque una sorpresa.
Attraversato San Brizio, imbocchiamo il rettilineo sterrato, in passato sede della ferrovia Mantova Peschiera che ci porta sul ponte della Rotta. Ci troviamo immediatamente immersi nel verde dei campi, di fatto siamo nell’epicentro dei prati stabili mantovani.
Il meteo promette un buon cammino, con il cielo leggermente coperto la temperatura risulta essere gradevole. Il sole, facendosi notare di tanto in tanto, rallegra i pellegrini e favorisce le conversazioni.
Arriviamo a Castelletto e cappella di San Giovanni, oltrepassiamo l’antico ponte sulla Molinella e ci dirigiamo in verso Roverbella. Nel Frattempo si unisce al gruppo anche Grazia, che verrà con noi fino al Santuario.
Raggiunta Roverbella siamo a poco più della metà del tracciato, attraversiamo un brevissimo tratto nella zona industriale per riprendere a breve l’aperta campagna. L’erba non tagliata è altissima, almeno una sessantina di centimetri. Visto da distante, il gruppo sembra avanzare immerso fino alla vita in una marea verde.
Oltrepassiamo il Cornalino, antica corte Roverbellese ancora parzialmente attiva e dove il passare degli anni sono segnati dalla nascita di B&B e agriturismo. Incrociamo il fossato detto Gardesana, che ci accompagnerà fino a destinazione.
Attraversiamo l’abitato dei Fienili e non possiamo fare a meno di notare, quanto sia attiva la ristrutturazione di case padronali e altri stabili per il recupero rurale. Incrociamo la strada che porta a Castiglione Mantovano di Roverbella e proseguiamo sulla sponda sinistra del fosso Gardesana.
In un attimo arriviamo a corte Paesa, e ci prepariamo per attraversare in sicurezza la statale 62, che porta da Mantova a Verona. A metà del brevissimo tratto che ci permette di raggiungere la strada per Pellaloco, ci troviamo ad attraversare la ferrovia Mantova Verona. La convinzione di trovare un passaggio a livello era sbagliata e per un eventuale prossimo pellegrinaggio, dovremo trovare un percorso alternativo.
Poco più di un chilometro ci separa dalla meta e in lontananza vediamo il campanile del Santuario.
La chiesa è dedicata a San Rocco e all suo interno una statua di Santa Rita, donata da Angelina Arcari il 22 maggio del 1930, continua a suscitare devozione fino a sollevare Pellaloco a notissimo e frequentatissimo Santuario.
Ogni 22 maggio appunto, ricorre il giorno in cui viene venerata la Santa e quest'anno cadendo di sabato, non potevamo rinunciare all'occasione creando il nostro pellegrinaggio.