m y S L O W
W A Y S
W A Y S
Km: 19 - Difficoltà: facile - Senso: linea - Fondo: asfalto
Per sfruttare le ultime giornate calde d’autunno con le nostre E-Bike, io e l’amico Alfredo, decidiamo di fare una pedalata nella parte nord del lago di Garda. Partiti da Riva del Garda, percorreremo la vecchia strada del Ponale per raggiungere il lago di Ledro, visiteremo Pregasina e saliremo fino a punta Larici.
Parcheggiamo l’auto proprio sotto l’attacco della vecchia strada del Ponale. Preparate le bici, partiamo con una bellissima giornata di sole e con un clima perfetto. Dopo meno di un chilometro siamo già fermi per ammirare il panorama e fare foto, è impossibile rimanere refrattari a questi luoghi e a queste vedute del lago di Garda. Non avendo l’intenzione di stabilire record di percorrenza, ci lasciamo assorbire dal luogo assaporando tutte le sensazioni.
In un attimo percorriamo tutto il tratto sterrato e ci troviamo al bivio che porta a Pregasina o a Molina di Ledro. Decisi di arrivare al Lago, seguiamo la serie di tornanti che ci porta, verso l’abitato di Prè. Per la sua particolare posizione nella valle di Ledro, il piccolo paesino, non viene illuminato dal sole dall’11 novembre al 5 febbraio, quando si festeggia Sant’Agata.
La ciclabile, molto ben segnalata, attraversa le strette vie inondate dall’odore acre di legna al fuoco e oscurate da una volta di balconi fioriti. Una vecchia insegna, “alimentari generi misti” ci fa rivivere il ritmo montano di un’epoca scomparsa da tempo.
Arriviamo a Molina di Ledro e immediatamente dopo al Lago. La giornata poco ventosa, favorisce lo specchiarsi del panorama circostante sulla superficie dell’acqua, creando un bellissimo effetto sotto/sopra. Costeggiamo la sponda sinistra del lago, fino alla spiaggia in località Pur e le acque cristalline ci permettono di osservare trote spingersi indisturbate fino a riva.
Dopo una breve pausa, torniamo in sella seguendo in senso inverso la ciclabile. Ora è tutta discesa fino alla galleria per Pregasina e dove il tracciato lo consente ci divertiamo a lasciare andare la bici. Pur essendo in bassa stagione, il percorso è molto frequentato da trekker e soprattutto da biker, quindi la prudenza non è mai troppa.
Arriviamo alla statua di Regina Mundi a Pregasina, da dove si può godere di una bellissima vista sulla strada del Ponale, Riva del Garda e Torbole. Il nostro obiettivo però è punta Larici e di buona lena e saliamo in paese. Le indicazioni sono perfette e ci guidano fino alla chiesa di Pregasina dove ha inizio la carrareccia che ci porterà in cima.
La salita di qualche chilometro risulta impegnativa, a tratti addirittura con fondo cementato e pendenze vicine al 20%. Il tempo purtroppo sta cambiando e il cielo si è incupito, dalle poche aperture tra i faggi ancora ricoperti dalle foglie, entra pochissima luce e sembra stia calando all'improvviso la sera.
Controlliamo la nostra posizione col GPS e fortunatamente ci siamo quasi. All'improvviso la salita spiana e uno slargo ci indica l'arrivo a bocca Larici. Manca pochissimo. Purtroppo però, dobbiamo abbandonare le bici e proseguire a piedi per il sentiero che porta al punto di osservazione. Sprovvisti di lucchetti per mettere in sicurezza i nostri mezzi, facciamo a turno per completare l'ascesa e raggiungere l'obiettivo prefissato.
Arrivati alla sommità di Punta Larici, si ha la sensazione di salire sulla terrazza di un altissimo grattacielo. La vista su quasi tutta la sponda est del lago di Garda è mozzafiato si riesce a vedere da Riva a Garda in un unico colpo d’occhio, anche se la giornata non è delle migliori.
Ci tuffiamo in picchiata per scendere a Pregasina. Un panino sulle panchine della chiesa e riprendiamo la via del ritorno percorrendo il tratto della vecchia strada, tra il piccolo borgo alla strada del Ponale.
In questo caso la discesa è facile e divertente, in pochi minuti siamo a Riva del Garda. Caricate le bici in auto torniamo a casa soddisfatti della giornata. Un dubbio però ci assale… Saremo saliti sulla punta Larici corretta?