m y S L O W
W A Y S
W A Y S
Km: 7 - Difficoltà: media - Senso: anello - Fondo: misto
Oggi faremo un bellissimo percorso ad anello di 7 Km circa. Che partendo dal campeggio Sole e Neve, vicino a Carbonare, passa per Prà di Sopra, lago di Lavarone, la cima del monte Rust, e il ritorno di nuovo a Carbonare.
Nel tentativo di sfuggire alla calura della pianura padana, accetto l'invito di mio fratello per passare un paio di giorni sull'altopiano di Folgaria.
Come base, scegliamo il campeggio Sole Neve nei pressi di Carbonare, da dove parte il primo tracciato che ci siamo proposti di fare.
Piantiamo la tenda, che poi risulta essere un gazebo dove riponiamo le varie cose. La notte la passeremo in auto, adeguatamente camperizzata per l'occasione.
Fatta una piccola merenda per ricaricarci, cerchiamo il punto di partenza del percorso che parte proprio dal campeggio. Una ripida salita di qualche metro, ci fa dubitare di aver fatto la scelta corretta. Fortunatamente si addolcisce dopo poco e la camminata si preannuncia gradevole.
Subito immersi nell'ambiente montano, seguiamo l'ampio sentiero ai margini del bosco, e con un dolce saliscendi raggiungiamo la borgata di case di Prà di Sopra.
Proseguiamo il nostro cammino entrando per una riflessione, nella Cappella della Sacra Famiglia e di San Rocco.
Riprendiamo a salire su una assolata ma semplice carrareccia, che in pochi minuti ci porta sulle rive del lago di Lavarone. Per non farci mancare nulla prendiamo l’aperitivo sulla splendida terrazza del ristorante Rust, godendoci il bellissimo panorama.
L'intento è di seguire una traccia scaricata da Wikiloc, quindi passiamo per Chiesa e prendiamo la stradina sterrate che sale sul monte. Non sappiamo se abbiamo interpretato male la traccia o meno, ma ci troviamo a percorrere un sentiero chiuso dalla vegetazione. Torniamo perciò sui nostri passi e scendiamo al lago per il pranzo.
Ristorati, ma soprattutto rinfrescati, ritentiamo la salita al monte Rust, questa volta però seguendo i cartelli presenti sulla riva lago. La salita si presenta subito piuttosto impegnativa e costante. Ci dobbiamo fermare a rifiatare più del dovuto, ma gli scorci di panorama offerti ci aiutano moralmente.
Finalmente arriviamo in cima al monte, dove i resti dell'osservatorio Austro-Ugarico, ricordano un periodo piuttosto bellicoso della nostra Italia. Di vitale importanza, l'osservatorio metteva in comunicazione le fortificazioni dislocate sui monti circostanti, con il comando Austriaco di Virti, utilizzando un sistema ottico.
Scendiamo dal versante opposto e una zigzagante ma comoda carrareccia immersa nel bosco ci porta dritti al campeggio.