m y S L O W
W A Y S
W A Y S
Km: 34 - Difficoltà: media - Senso: anello - Fondo: misto
Nel tentativo di testare la batteria delle nostre E-Bike e vedere il dislivello in salita percorribile, decidiamo di salire sul monte Baldo. partendo da Caprino Veronese, passeremo per: Vilmezzano, Braga, Pradonego, Malga Ime, 2 pozze, Prada, Lumini e di nuovo Caprino.
Partiti da Caprino Veronese, Imbocchiamo la strada che sale e che porta a Vilmezzano. Io forte di una batteria da 625 Watt con zero allenamento, mentre l’amico Alfredo forte di un buon allenamento e una batteria da 450 Watt.
Non abbiamo percorso nemmeno 3 Km e già siamo fermi nella piazzetta di Vilmezzano per osservare il panorama Montebaldino. Dal sagrato della piccola chiesa, dedicata alla Beata Vergine del Carmelo, si gode di un bellissimo scorcio montano, mentre un gruppo di veri ciclisti muscolari, si appresta a ripartire dopo aver riempito le borracce.
Noi invece ce la prendiamo comoda. Alfredo si annota qualche indicazioni di percorsi MTB e riprendiamo la nostra pedalata, seguendo la traccia sul GPS in direzione Braga. Arrivati alla chiesetta dell’immacolata, osserviamo la valle sottostante, cercando di riconoscere le località che spuntano tra gli alberi.
lasciato il borgo di Braga, continuiamo la salita per una stretta strada asfaltata, che apparentemente porta al nulla, ma che in realtà serve un buon numero di abitazioni e piccole aziende agricole.
Veniamo superati da un Biker d’oltralpe, ad una velocità doppia rispetto alla nostra e con una MTB muscolare. Il mio io, assieme al mio morale, mi lasciano e sedendosi sul ciglio della strada, mi fanno cenno di arrangiarmi. Guardandoli sconsolato, aumento l’intensità dell’assistenza a TURBO e li saluto con il dito medio.
Arrivati ad un incrocio sulle pendici del monte Baldo, io ed Alfredo ci fermiamo per un sorso d’acqua e calcolando quanto dislivello ancora manca, cerchiamo di fissare dei punti di riferimento sulla cima della montagna.
Prendiamo la direzione per malga IME che in poco tempo raggiungiamo. Altra breve sosta per riempire le borracce e ripartiamo verso malga Valfredda. Qui finiscono gli alberi e la strada che taglia in direzione Sud Ovest verso malga 2 Pozze, sembra fare da confine tra due i mondi.
Sorprendentemente la strada mantiene quasi la stessa altitudine; asfaltata fino alla Casara di malga dei Colonei, non darebbe problemi nemmeno se avessi una bici muscolare. Ma da quando inizia lo sterrato l’andamento ondulato la rende impegnativa, soprattutto nei ripidissimi tratti cementati.
Da questo punto riusciamo a scorgere il lago di Garda con Peschiera e Sirmione, i fiumi Adige e Mincio. Il panorama davanti a noi è spettacolare. Peccato per la foschia che frena lo sguardo.
Arrivati al bivio per i Colonei e creste di Naole, rientriamo nel bosco seguendo le indicazioni per malga 2 Pozze. Una serie di saliscendi, ci porta allo slargo della malga raggiungibile dalle auto. Rilassati all’ombra e soddisfatti della mattinata, ci gustiamo il pranzo portato da casa.
A conti fatti abbiamo percorso solamente 18 Km con 1000 di dislivello positivo e con la batteria non del tutto scarica. Tutto sommato un traguardo di tutto rispetto.
Sulla carta dovrebbe essere tutta discesa fino a Caprino e speriamo lo sia veramente. Prendiamo il pratone che scende verso malga Pralongo seguendo le tracce dei mezzi agricoli. Impressionante il colore dell’erba, che con questa siccità è tra il giallo ocra spento e il giallo terra di Siena assetato.
Alla fine del prato un canalone ci porta fino a Prada e svoltati a sinistra sulla Strada Provinciale 9 andiamo verso la conclusione del nostro test. Attraversando bolle d’aria incandescente, voliamo in picchiata fino all’incrocio dello Sceriffo, Lumini, Peagne, Rubiana e finalmente Caprino.