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Bardolino - Spiazzi
Km: 22 - Difficoltà: medio - Senso: linea - Fondo: misto
In questo video vedremo la prima tappa della Mission 2023, che è anche la quarta del nostro “Cammino della Pace”.
Partendo da Bardolino, passeremo per: Costermano, Caprino, Gaon, Vilmezzano, Braga, Coliei e finalmente Spiazzi.
Raggiungiamo Bardolino in pullman ed elettrizzati da questa nuova mission saliamo per Via dei Richiami. Divoriamo la strada con l’entusiasmo di ragazzini, che mestamente però si spegne all’inizio della salita di strada Beole.
Intercettato il “sentiero della Rocca”, proseguiamo per località Bondi e l’omonimo percorso. Lasciato alle spalle il primo tratto di ascesa della giornata, con passo svelto raggiungiamo il “cimitero militare tedesco di Costermano”
La storia vuole, che un cuore innamorato disobbedendo ad un ordine nell’aprile del 1945 non fece saltare il deposito di munizioni all’interno del Bosco della Fontana a Marmirolo, salvando così centinaia di vite umane.
Lasciamo il triste luogo di memoria e imbocchiamo la pianeggiante ciclabile, nella zona industriale di Bran, facendo rotta verso Caprino Veronese.
Il meteo sembra reggere, anche se la grigia giornata ha tutt’altra intenzione. Comunque, nello zaino giornaliero la mantella c’è e un po' di pioggia non ci spaventa.
Superata di poco la metà della tappa, ci fermiamo davanti alla chiesa di Caprino per il pranzo. Un’accogliente panchina e la presenza di un bar a due passi, tolgono tutte le indecisioni e ognuno sfodera il proprio panino. Per l’occasione ci raggiunge anche Daniele, con l’auto di supporto e trasporto bagagli.
Riposati, rifocillati e ristorati da un buon caffè, ripartiamo. Ci aspettano ancora 10 chilometri di saliscendi sul fianco del Monte Baldo. Sulla carta i più belli, per i caratteristici luoghi da attraversare, ma sicuramente i più impegnativi.
Si parte con la scalinata a metà di Via Generale Cantore, per raggiungere località “Casette di Gaon di Sopra”. Da quì il dislivello che dobbiamo recuperare è di circa 600 metri, quindi calma.
Procediamo lentamente, ognuno con il proprio passo. Ma il collaudato ed eterogeneo gruppo, in questi antichi luoghi tra una foto ed un video, ha sempre l’occasione per ricompattarsi.
A metà del sentiero tra Gaon e Vilmezzano incontriamo Alex, che fermo nel suo chiosco ci guarda come se fossimo extraterrestri. Pecore al pascolo, uova, succhi alla melissa e al sambuco, liquori tipici della zona, ci invitano a fermarci e in pochi minuti gli consumiamo la scorta della settimana. Felice di aver fatto la nostra conoscenza, accetta di buon grado di posare con noi, per una foto di gruppo.
Passiamo per Vilmezzano e senza perdere troppo tempo proseguiamo per Braga, dove decidiamo di fermarci per una breve sosta sui gradini della chiesetta del paesino. Bastano 10 minuti e qualche barretta per rimetterci in sesto. Qualcuno calcola quanto dislivello ancora dobbiamo guadagnare prima di arrivare a Spiazzi e fortunatamente sembra poco.
Ripartiamo col sorriso, che si spegne immediatamente per una nuova salita. Appena usciti da Braga, finalmente intravediamo il paese di Spiazzi. La traccia che stiamo seguendo, ci porta ad una deviazione sulla destra giù per uno stretto sentiero in ripida discesa. Se tanto mi da tanto però, tutta la discesa che stiamo facendo, ce la troveremo prima dell'arrivo ma in salita.
Così è, raggiunta una comoda forestale guadiamo un quasi asciutto torrentello, riprendendo un faticoso e impennato sentiero. L'ormai sfaldato e allungatissimo gruppo, attraversa il piccolissimo abitato di Coliei, continuando a salire per prati e strette piste.
Finalmente sentiamo il rumore di auto e la vicinanza di una strada, ci siamo quasi. Gli altri sono tutti lì ad aspettarci, speriamo, ma senza troppa convinzione, sull’ultima salita della giornata. Mentre attraversiamo il disabitato centro di Spiazzi, la memoria non può che tornare al percorso di oggi. Con il suo dolce saliscendi e le faticose salite, con gli antichi borghi appollaiati sulle pendici del Baldo e le primule selvatiche a tappezzare i prati, lascerà un indelebile ricordo in ognuno di noi.
Raggiungiamo l’albergo Aurora, ovviamente in fondo al paese come aveva previsto Bice. Poco importa, la tappa l’abbiamo portata a termine con successo. Ora doccia bollente e cena.